ITALIANO

Il corso di Diritto privato degli enti del Terzo settore e imprenditorialità sociale ha ad oggetto l'apprendimento dei profili giuridici del Terzo settore alla luce della riforma in corso (realizzata dalla legge-delega n. 106 del 2016 ed attuata dai decreti legislativi n. 117 del 2017 (Codice del Terzo settore), n. 112 del 2017 (impresa sociale), compresa la revisione della disciplina contenuta nel titolo II del libro I del cod. civ. Esso si propone di offrire un’approfondita ricostruzione delle nozioni in tema di formazioni sociali, libertà di associazione, libertà di impresa e sussidiarietà orizzontale, nonché della disciplina civilistica degli enti senza fine di lucro (Libro I del Codice civile) alla luce delle riforme attuali ed in fieri del Terzo settore.

Durante il corso, in virtù della continua evoluzione della materia, sarà distribuito il materiale didattico necessario, di aggiornamento, di approfondimento e case study. Gli studenti si dedicheranno unicamente alle parti del programma indicate dal docente all’inizio del corso d’insegnamento.
Per gli studenti non frequentanti non ci sono differenze nè di programma nè di testi.
Si invitano gli studenti non corsisti a contattare la docente in merito a qualunque perplessità.
Per gli studenti Erasmus è previsto un programma di studio personalizzato.

Conoscenza e comprensione del lessico giuridico specialistico e degli elementi caratterizzanti i principali istituti giuridici del Diritto privato degli enti del Terzo settore ed imprenditorialità sociale.
- Capacità di applicare conoscenza e comprensione all’inquadramento dei conflitti di interesse e alla ricerca di soluzioni giuridicamente fondate.
Capacità trasversali
Autonomia di giudizio: intesa come capacità di collegare le nozioni teoriche − apprese a lezione – alla realtà quotidiana, riconoscendo il ruolo delle regole giuridiche nel disciplinare la convivenza civile e la soluzione dei conflitti.
- Abilità comunicative: si insiste sulla necessità di porre la massima attenzione sull’acquisizione del linguaggio tecnico-giuridico specialistico che va ad aggiungersi a quello di giuridico di base già acquisito nei corsi triennali.
- Capacità di apprendimento: è necessario che lo studente utilizzi tutti gli strumenti didattici messi a sua disposizione – lezioni frontali, manualistica, testi normativi, colloqui con il docente negli orari di ricevimento – al fine di acquisire una corretta metodica di inquadramento giuridico dei fatti relativi all’attività degli Ets.

Non sono previste propedeuticità, né particolari prerequisiti.

La didattica si basa sulla seguente articolazione:
I. Lezioni frontali (56 ore)
- Le lezioni di 2 ore ciascuna sono partecipate ed articolate con il coinvolgimento degli studenti; essi sono invitati a partecipare alla discussione con autonomia di giudizio, esprimendo idee, formulando domande, presentando esempi. La suddetta modalità è da preferirsi dal punto di vista didattico perché impegna lo studente attivamente sin dalla lezione frontale, stimolando l’interazione e la riflessione.

II. Esercitazioni (20 ore)
- Simulazioni, gruppi di lavoro e case study: gli studenti sono divisi in gruppi e affrontano un case study, sotto forma di testo consegnato dal docente, nel quale sono illustrate alcune situazioni “critiche” esemplificative delle tematiche oggetto del corso;
III. gli studenti in gruppo elaborano, simulando un intervento professionale e/o consulenziale, una presentazione esplicativa nella quale, individuano gli istituti giuridici di riferimento e li applicano, esponendo, poi, l’analisi giuridica effettuata e le soluzioni proposte.
- Presentazioni ed esposizione in aula: alcuni dei gruppi presentano in aula il lavoro svolto e sviluppano, con il coordinamento del docente, una discussione e un confronto fra le diverse ipotesi. Particolare enfasi viene dedicata alla coerenza fra contenuti esposti e abilità comunicative.
IV. Testimonianze applicative.
Imprenditori, manager, rappresentanti istituzionali, docenti universitari, professionisti di consolidata esperienza, sono invitati a partecipare come relatori ospiti alla lezione, per approfondire, grazie alle loro esperienze professionali, specifici argomenti del corso e/o casi giurisprudenziali.
IV. Studio individuale.
Agli studenti sono suggeriti alcuni libri di testo e siti web giuridici, funzionali allo sviluppo di autonome capacità di apprendimento.
V. Frequenza dell’insegnamento.
La frequenza dell’insegnamento non è obbligatoria.

La prova di esame per gli studenti consiste in una prova orale da cui sia possibile per il docente valutare il grado di comprensione, assimilazione e applicazione degli istituti giuridici approfonditi, sempre in ottica critica, nonchè di analisi di un caso giurisprudenziale individuato dal docente in sede di esame e nel rispondere sia a domande ad esso relative (domande soglia - minimo ineludibile) sia ad altri quesiti relativi al programma. L’esame può essere superato solo nel caso in cui lo studente risponda in maniera sufficiente alle domande soglia con il voto minimo di 18 e il voto massimo di 30 e lode.
In entrambi i casi i candidati dovranno dimostrare:
a) il possesso di adeguate conoscenze e capacità di comprensione delle problematiche esposte o indicate, applicando in maniera pertinente le teorie e i modelli concettuali oggetto del programma;
b) il possesso di adeguate conoscenze e capacità di elaborazione e comunicazione di soluzioni coerenti con le problematiche affrontate nel corso, applicando in maniera pertinente gli strumenti e i modelli concettuali oggetto del programma.
Modalità di svolgimento dell’esame:
orale.

Gli studenti sono seguiti individualmente nella preparazione dell’esame mediante l’attività di tutoraggio che si svolge durante l’intero anno accademico.
Gli studenti Erasmus sono invitati ad incontri settimanali al fine di verificare la comprensione delle tematiche, incentivare la comparazione con gli analoghi istituti del Paese di origine, anche con il confronto con i colleghi, e perfezionare il linguaggio tecnico giuridico. Essi possono, a loro discrezione, sostenere la prova di verifica finale in lingua inglese.

Tesi magistrale
La tesi magistrale consiste nell’analisi individuale di uno degli istituti giuridici affrontati nell’insegnamento, i cui argomenti specifici sono concordati con il docente-Relatore che, sulla base delle preferenze espresse dallo studente e unitamente al Correlatore, seguirà la preparazione dell’elaborato. In particolare la tesi dovrà manifestare la maturità critica, letteraria, tecnico-scientifica corrispondente alle figure culturali e professionali specifiche del corso di laurea magistrale e dovrà essere elaborata in modo originale dallo studente.

Il corso è così articolato:
1. Nozione di Terzo settore. Inquadramento costituzionale
2. Legge delega al Governo per la riforma del Terzo settore e dell’impresa sociale, l. 6 giugno 2016, n. 106. Principi.
3. Il Codice del Terzo Settore – D.lg. 3 luglio 2017 n.117 e decreti correttivi.
4. Enti del terzo settore.
5. ETS tipici, in particolare Impresa sociale e Enti filantropici.
5.1. ETS atipici: associazioni riconosciute o non riconosciute, fondazioni e altri enti di carattere privato diversi dalle società.
5.2. Definizione e disciplina.
6. La personalità giuridica ETS e il RUNTS-Registro unico nazionale del terzo settore. Novità dei decreti correttivi
6.1. Gli enti del Terzo settore e le attività di interesse generale.
7. L’ETS e le attività secondarie e strumentali. L’attività commerciale.
7.1. L’ETS quale produttore.
7.2. L’ETS quale tour operator.
8. La raccolta fondi degli ETS.
8.1. Donazioni
8.2. Eredità
9. Sponsorizzazioni
10. Crowdfunding
11. Responsabilità degli amministratori degli ETS
L’insegnamento intende favorire negli studenti:
- Conoscenza e comprensione del lessico giuridico e degli elementi caratterizzanti i principali istituti del diritto privato degli enti del Terzo settore ed imprenditorialità sociale
- Capacità di applicare conoscenza, comprensione e inquadramento corretto della disciplina giuridica relativa al Terzo settore.
Capacità trasversali
- Autonomia di giudizio: intesa come capacità di collegare le nozioni teoriche − apprese a lezione e per mezzo degli altri strumenti didattici – alla realtà degli Ets e suggerire agli amministratori degli enti del terzo settore pratiche di gestione conformi alla legge.
- Abilità comunicative: si insiste sulla necessità di porre la massima attenzione sull’acquisizione del linguaggio tecnico-giuridico e sull’utilizzo corretto della lingua italiana
- Capacità di apprendimento: è necessario che lo studente utilizzi tutti gli strumenti didattici messi a sua disposizione – lezioni frontali, manualistica, testi normativi, colloqui con il docente negli orari di ricevimento – al fine di acquisire una corretta metodica di inquadramento giuridico dell’agĕre e delle attività degli Ets.

Italian

The course in Private Law of Third Sector entities and social entrepreneurship is aimed at learning about the legal profiles of the Third Sector in the light of the ongoing reform (carried out by delegated law no. 106 of 2016 and implemented by legislative decrees no. 117 of 2017 (Code of the Third Sector), no. 112 of 2017 (social enterprise), including the revision of the regulations contained in Title II of Book I of the Civil Code. It aims to offer an in-depth reconstruction of the notions of social groups, freedom of association, freedom of enterprise and horizontal subsidiarity, as well as of the civil law regulation of non-profit organisations (Book I of the Civil Code) in the light of the current and ongoing reforms of the Third Sector.

During the course, due to the continuous evolution of the subject, the necessary didactic material, updates, in-depth studies and case studies will be distributed. Students will only devote themselves to the parts of the programme indicated by the lecturer at the beginning of the course.
For non-attending students, there are no differences in the syllabus or texts.
Non-attending students are invited to contact the lecturer if they have any questions.
A personalised study programme is provided for Erasmus students.

Knowledge and understanding of the specialised legal vocabulary and of the elements characterising the main legal institutions of the private law of Third Sector organisations and social entrepreneurship.
- Ability to apply knowledge and understanding to the framing of conflicts of interest and the search for legally sound solutions.
Transversal skills
Autonomy of judgement: understood as the ability to link the theoretical notions - learned in the lessons - to everyday reality, recognising the role of legal rules in regulating civil coexistence and conflict resolution.
- Communication skills: the need to focus on the acquisition of specialised technical-legal language is stressed, in addition to the basic legal language already acquired in the three-year courses.
- Learning ability: it is necessary that the student uses all the didactic tools at his disposal - frontal lessons, manuals, normative texts, talks with the teacher in the reception hours - in order to acquire a correct method of legal framing of the facts of the real life.

There are no prerequisites, nor any particular prerequisites.

Teaching is based on the following structure:
I. Lectures (56 hours)
- Lectures of 2 hours each are participatory and structured with the involvement of students; they are invited to take part in the discussion with autonomy of judgement, expressing ideas, formulating questions, presenting examples. From a didactic point of view, this method is preferable because it engages students actively from the frontal lesson, stimulating interaction and reflection.

II. Exercises (20 hours)
- Simulations, working groups and case studies: students are divided into groups and face a case study, in the form of a text delivered by the teacher, in which some "critical" situations illustrative of the topics covered by the course are illustrated;
III. by simulating a professional and/or consultancy intervention, students in groups prepare an explanatory presentation in which they identify the legal institutions of reference and apply them, then explain the legal analysis carried out and the solutions proposed.
- Presentations and classroom presentation: some of the groups present their work in the classroom and develop, under the coordination of the teacher, a discussion and comparison of the different hypotheses. Particular emphasis is placed on the coherence between the content presented and the communication skills.
IV. Application testimonials.
Entrepreneurs, managers, institutional representatives, university professors, and experienced professionals are invited to participate as guest lecturers in order to deepen, thanks to their professional experience, specific topics of the course and/or case law.
IV. Individual study.
Students are suggested a number of textbooks and legal websites, functional to the development of autonomous learning skills.
V. Attendance of the course.
Attendance is not compulsory.

The examination for students consists of an oral test from which the teacher can assess the degree of understanding, assimilation and application of the legal institutions studied, always from a critical point of view, as well as the analysis of a case law case identified by the teacher during the examination and in answering both questions related to it (threshold questions - minimum) and other questions related to the programme. The examination can only be passed if the student answers the threshold questions sufficiently, with a minimum mark of 18 and a maximum mark of 30 cum laude.
In both cases candidates must demonstrate
(a) the possession of adequate knowledge and ability to understand the problems set out or indicated, applying in a relevant way the theories and conceptual models covered by the programme;
b) the possession of adequate knowledge and ability to elaborate and communicate solutions consistent with the problems addressed in the course, applying in a relevant way the tools and conceptual models covered by the programme.
Examination procedure:
oral.

Students are supported individually in their exam preparation through tutoring activities that take place throughout the academic year.
Erasmus students are invited to weekly meetings in order to check their understanding of the topics, to encourage comparison with similar institutions in their home country, also by comparison with colleagues, and to perfect their technical legal language. They may, at their discretion, take the final examination in English.

Master's thesis
The Master's thesis consists of an individual analysis of one of the legal institutions dealt with in the course, the specific topics of which are agreed with the lecturer-reporter who, on the basis of the preferences expressed by the student and together with the co-author, will follow the preparation of the paper. In particular, the thesis must demonstrate the critical, literary, technical and scientific maturity corresponding to the specific cultural and professional figures of the Master's degree course and must be developed in an original way by the student.

The course is structured as follows:
1. Concept of the Third Sector. Constitutional framework
2. Delegated law to the Government for the reform of the Third Sector and social enterprise, l. 6 June 2016, no. 106. Principles.
3. The Third Sector Code - Legislative Decree 3 July 2017 no. 117 and corrective decrees.
4. Third sector entities.
5. Typical ETS, in particular Social Enterprise and Philanthropic Entities.
5.1. Atypical ETS: recognised or unrecognised associations, foundations and other private entities other than companies.
5.2. Definition and regulation.
6. The legal personality of ETSs and the RUNTS-Registro unico nazionale del terzo settore. What is new in the corrective decrees
6.1. Third sector entities and activities of general interest.
7. The ETS and secondary and instrumental activities. Commercial activity.
7.1. The ETS as producer.
7.2. The ETS as tour operator.
8. ETS fundraising.
8.1. Donations
8.2. Inheritance
9. Sponsorships
10. Crowdfunding
11. Responsibilities of ETS administrators
The course aims to foster in students
- Knowledge and understanding of the legal vocabulary and of the elements characterising the main institutes of private law of the Third sector entities and social entrepreneurship
- Ability to apply knowledge, understanding and correct framing of the legal framework relating to the Third sector.
Transversal skills
- Autonomy of judgement: understood as the ability to link the theoretical notions - learned in class and by means of the other didactic tools - to the reality of the ETS and to suggest to the administrators of the third sector bodies management practices in accordance with the law.
- Communication skills: it is necessary to put the maximum attention on the acquisition of the technical-juridical language and on the correct use of the Italian language.
- Learning ability: it is necessary that the student uses all the didactic tools at his disposal - frontal lessons, manuals, normative texts, talks with the teacher during the reception hours - in order to acquire a correct method of legal framework of the activity of the ETS.